Rientrato anzitempo dalle vacanze in Spagna, dopo alcuni giorni di relax passati a Genova ospite del mio amico Aldo Burnengo ho deciso di raggiungere Wincanton in Inghilterra per il mio primo raduno inglese. Un'esperienza unica ed indimenticabile. Sono partito da Cantù giovedì mattina di buon ora con l'idea di raggiungere per sera la sede del raduno. Il viaggio è stato piacevole attraverso la Svizzera e la Francia fino a Calais, luogo d'imbarco per il traghetto destinazione Dover. Le condizioni meteo sono sempre state favorevoli, solo qualche nube ha saltuariamente oscurato il sole durante il tragitto. L'unico inconveniente è stato il rimanere senza benzina nella zona di imbarco tra il posto di frontiera ed il ceck in, in pratica non potevo spingere la moto sul traghetto e neppure uscire dal recinto nel quale mi trovavo. Mi è sembrato normale chiedere aiuto a qualche stewart della compagnia francese che avevo scelto per la traversata ma devo ammettere di aver ricevuto un trattamento poco gentile e quasi ostile, la cosa mi ha fatto arrabbiare non poco, in fondo in quel momento, avendo acquistato un loro biglietto, ero pur sempre un loro cliente ed anche se il mio problema non era stato causato da loro mi sarei aspettato un trattamento diverso. Non sto qui ad elencare per filo e per segno tutti i tentativi fatti per  avere un litro di benzina, vi annoierei, dico solo che alla fine grazie ad un dipendente della compagnia concorrente che mi ha gentilmente chiamato un taxi ho risolto il problema e sono riuscito ad imbarcarmi. Ho perso ben 4 ore per questa cosa ed i miei progetti di arrivo alla sede del raduno in serata sono andati a farsi benedire. Appena sbarcato a Dover ho percorso un centinaio di km ed alle 2 di notte mi sono fermato per la notte presso un motel nei pressi di Maidstone. Come al solito tutte le cose non sempre vengono per nuocere e grazie a questo inconveniente ho avuto la possibilità di incontrare in pieno giorno sul mio tragitto l'incantevole Stonehenge, sinceramente quando sono partito in tutta fretta dall'Italia non mi sono preoccupato di osservare cosa avrei potuto visitare sulla mia strada e per questo motivo l'apparizione del monumento davanti ai miei occhi è stata una  piacevolissima sorpresa, mi sono fermato per dare un'occhiata e per le foto di rito che potete osservare nella mia gallery. Nel pomeriggio del venerdì ho raggiunto finalmente Wincanton, nel sud ovest inglese nella regione del South Somerset, bellissima sede del raduno. Montata la tenda sono andato alla ricerca di altri wingers italiani ed è stato piacevole passare del tempo con i presenti parlando di viaggi e raduni. Il raduno inglese si è dimostrato veramente speciale, tantissimi stands che offrivano di tutto, pezzi nuovi ed usati, abbigliamento usato e quant'altro. Unica nota negativa il prezzo dell'iscrizione abbastanza alto rispetto agli standard europei e soprattutto a quello che chiediamo noi in Italia al nostro internazionale, ben 55,00 euro per persona!!! Tutto dimenticato grazie all'emozione della salita sul palco per il ritiro del premio come nazione terza classificata, preso il microfono ho ringraziato con il mio inglese maccheronico scatenando l'entusiasmo del wingers inglesi. Al termine della serata, sopravvalutando il mio fisico, ho preso la decisione di ripartire subito per l'Italia, naturalmente scoraggiato dagli altri amici italiani presenti, consci della stupidata che stavo facendo,carico di adrenalina in poco tempo ho raggiunto Dover ed intorno alla 1 mi sono imbarcato verso Calais, sbarcato in terra francese al posto di fermarmi immediatamente per riposare presso qualche hotel, sentendomi ancora forte e sveglio, ho deciso di continuare il viaggio che naturalmente si è rivelato durissimo, pieno di soste brevi e frequenti con pennichelle in ogni dove, su panchine improvvisate, tavolini di bar etc. Mi sono reso conto solo dopo di essere stato un pericolo per me e soprattutto per gli altri, sconsiglio a tutti di fare ciò che ho fatto io quella notte. Faccio parte di un club, il Goldwing Club Italia, così sensibile alla sicurezza stradale e mi comporto in un modo completamente sconsiderato. Comunque, nonostante tutto, ho raggiunto Cantù pieno di entusiasmo per l'esperienza vissuta con in testa la voglia di ripartire immediatamente pensando alla settimana successiva, era in programma l'ultimo raduno internazionale della stagione, il Lussemburgo, una ottima occasione per concludere in bellezza la stagione e rivivere l'emozione di un altro megaraduno internazionale.