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Sono nato il 30 giugno del 1965 a Marsciano in provincia di Perugia, dopo i primi anni di vita passati a Papiano Stazione, ho seguito i miei genitori che si sono trasferiti a Cantù (Co) per motivi di lavoro andando a rimpinguare la nutrita colonia di umbri già residenti nella cittadina brianzola. Anche se ho vissuto solo i miei primi 4 anni di vita a Papiano ho nitidi ricordi del paesino, della casa dove ho vissuto e dei vicini, ogni volta che ritorno in Umbria non manca mai la visita a questi luoghi. Sono sempre stato affascinato dalle moto sin da piccolo, mi piaceva il rumore e vedevo il motociclista come un essere superiore, affascinante, temerario. Mi ricordo che durante i vari viaggi da e per l'Umbria, durante le vacanze di agosto, quando un motociclista superava la Fiat 500 di mio padre lo seguivo con i miei occhi fin dentro la visiera del casco per vedere lo sguardo e le smorfie, con l'orecchio mi sintonizzavo sulla frequenza del rumore rilasciato dallo scarico per poterlo sentire il più a lungo possibile mentre si allontanava. A Cantù, all'età di 9-10 anni amavo andare in un piccolo bar frequentato da motociclisti per mangiare un gelato ma il vero motivo era osservare le moto parcheggiate all'esterno, ci rimanevo per ore, controllavo tutto, la scala del contachilometri fantasticando sulla velocità, il contagiri, addirittura se una moto aveva un numero stampato sulla carena mi domandavo che corsa avesse vinto e così via. Ai tempi si poteva guidare una moto 50 cc dall'età di 14 anni ma io non riuscendo ad aspettare la corretta età già a 12 anni possedevo una Benelli dalle minuscole ruote con la quale scorazzavo in cortile e qualche volta di nascosto dai miei genitori anche in strada. Ricordo il dramma vissuto quando la prestai ad un amico, doveva fare pochissima strada per andare a comperare un ricambio per la sua moto, ma non trovandolo a Cantù si recò a Como fondendo il minuscolo motore della mia amatissima Benelli. Mi propose di ripagarmi il danno contribuendo all'acquisto di una nuova moto ed allora sono passato ad un più confortevole CIAO della Piaggio. A 16 anni grazie allo sforzo economico dei miei genitori entrai in possesso di una bellissima CAGIVA 125 bianca, una moto cult per i primi anni 80, iniziai a compiere i primi viaggi e ricordo uno dei primi fino a Madesimo con altri amici, tutto liscio fino a quando per l'ennesima volta dietro insistenza di un compagno di scuola cedetti alle sue richieste e gli consegnai la mia amata per provarla. Davanti ai miei occhi, fuori dal cancello della scuola, ci fu un incidente stradale tra 3 moto e segui con angoscia ed incredulità la mia moto volare per aria ed atterrare perdendo svariati pezzi.

Una volta sistemata è rimasto il mio unico mezzo di trasporto fino ai 20 anni quando, anche in questo caso, prima dei termini di età previsti, ho acquistato una Honda CBX 550 FII con la quale nel 1986 per la prima volta intrapresi il primo lungo viaggio della mia carriera in direzione della Manga del Mar Menor nel sud della Spagna. Seguirono poi una Yamaha FJ 1100, nel 1995 la mia prima tanto agognata Honda Goldwing 1500 bordeaux e nel 2002 la seconda Honda Goldwing 1500 SE Pearl Green ribattezzata nel 2006 "La Poderosa 3" Nel 2003 nel mio garage è entrato un altro pezzo di storia motociclistica, il primo di tutti i maxi scooter odierni, l'Honda CN 250 di colore verde e nel 2006 ho coronato un altro sogno ed ho acquistato una Harley Davidson Sportster 883 di colore bianco e 2 moto d'epoca, una ISOMOTO 125 del 1952 ed una DKW 250 del 1954. Ad aprile 2008 ho deciso di acquistare un'altra Goldwing, ancora più grande, una Goldwing sidecar e per fare posto in garage mi sono privato con grande dolore della DKW.