GEISELWIND 21-25 MAGGIO 2008 – RADUNO INTERNAZIONALE GERMANIA
Giovedì 20 maggio 2008 è il grande giorno, vado a Novara a ritirare il mio sidecar con in programma di utilizzarlo subito e partire la mattina seguente per raggiungere Geiselwind, sede del raduno internazionale tedesco. Le previsioni meteo non promettono nulla di buono e mi riprometto di valutare se partire o no all’ultimo istante. Premetto di averlo acquistato senza mai aver provato a pilotarne uno, ho solo cercato tutte le informazioni possibili sui vari siti e sperato di essere in grado di farlo. Raggiungo Novara sotto un acquazzone biblico con la mia Poderosa 3 che ho intenzione di lasciare per alcuni lavoretti. Maurizio ha preparato il sidecar, mi dà le ultime dritte e poi mi lascia al mio destino consigliandomi di fare delle prove in un ampio parcheggio vicino al suo negozio. Parto con un po’ di imbarazzo e una volta raggiunto il parcheggio inizio a curvare, frenare, disegnare degli 8 per testare e valutare le varie reazioni. Mi rendo subito conto che le braccia saranno gli arti maggiormente sollecitati ma in ogni caso trovo il tutto molto divertente. Mi sento pronto e decido di rientrare sulla strada solo che a furia di provare le curve ed i freni ho sottovalutato l’ingombro ed il primo cordolo è lì che mi aspetta ed Io naturalmente lo colpisco in pieno!!! Una rapida occhiata per valutare eventuali danni che fortunatamente non ci sono. Riparto ed opto per la strada normale evitando l’autostrada. Fila tutto liscio fino a casa. Indipendentemente dalle condizioni meteo ho già deciso di partire per la Germania, Lisa è in Marocco per lavoro e questo viaggio è l’occasione per fare pratica senza rischiare nulla. Una breve sosta al supermarket per le scorte di cibo e qualche accessorio da campeggio visto che ora lo spazio non mi manca. Compero un fornelletto, 2 sedie pieghevoli, un’anguria ed una scorta di frutta. Parto venerdì mattina verso le 5,30 ed a Como imposto male una curva e commetto l’errore che non bisognerebbe mai fare, mollare con le braccia invece di giocare con il gas continuando a dirigere con la forza delle braccia il sidecar nella direzione voluta. Mi rendo conto che non arriva nessuno e lascio che la moto attraversi la strada, mi fermo dalla parte opposta ripensando e valutando l’accaduto memorizzando cosa non fare la prossima volta. Il viaggio prosegue tranquillo, percorro il passo del San Bernardino per allenarmi sui tornanti, provo cosa vuol dire fare colonna nell’autostrada bloccata ma mi rendo anche conto che alla fine perdo si e no 15 minuti, a volte si va come dei pazzi nella corsia di emergenza correndo rischi inutili per guadagnare pochi minuti. La sede del raduno è ideale, un bel prato con delle collinette per campeggiare, una struttura bellissima per la festa finale, forse una delle migliori mai viste. Cerco la bandiera italiana di Gianfranco Cutini, oramai il segno di riconoscimento per tutti noi, mi ha lasciato un posto tenda vicino alla sua con tanto di cartello YOGHY piantato per terra. Appena finisco di montare la mia tenda arrivano Giorgio e Sabrina da Genova, baci ed abbracci, montiamo insieme la loro tenda mangiando uno dei tanti panini che mi ero portato dall’Italia. Inizio a gironzolare per gli stand salutando gli amici ed incontro Benny, winger svedese con il quale Io e Lisa eravamo andati a cena durante una sua visita a Milano qualche mese prima. Come mi aveva promesso mi omaggia con 2 bellissime t-shirt del Goldwing club svedese personalizzate con YOGHY e LISA. Mi presenta sua moglie e beviamo l’immancabile birra consultando una mappa della Svezia per indicarmi la sede del prossimo treffen in terra scandinava. Nel frattempo arrivano Gianfranco e Piera, Leti e Gigi con i quali organizziamo la cena in un locale gestito da italiani nel centro del paese che raggiungiamo a piedi. Il sabato andiamo a visitare Wurzburg e rientrati nel sito del raduno assistiamo alle evoluzioni di un gruppo di Goldwinger tedeschi e di uno stuntman che a cavallo di una strana Honda delizia la platea con impennate, frenate al limite e posizioni di guida quantomeno particolari. Arriva Marco Giuliani che come suo solito appare dal nulla all’ultimo istante, ci sono Gianni e Paola, da quest’anno goldwigers irlandesi, con il loro immancabile camper, punto di ritrovo per gli affamati o gli imbranati del campeggio come me. La cerimonia di premiazione è stata molto particolare, ogni premio è stato portato sotto il palco da una Goldwing superilluminata e consegnato alla nazione premiata. Avendo difficoltà nel prendere sonno verso le 5,00 di domenica ho smontato la tenda e sono ripartito. Per un tratto ho ripercorso la stessa strada dell’andata ma una volta in Svizzera mi sono diretto verso il lago di Zurigo per poi scendere in Italia attraverso il tunnel del Gottardo. Era il mio primo raduno in Germania e naturalmente il mio primo a cavallo del mio nuovo sidecar. Ora non mi resta che partecipare al prossimo con Lisa e con Dorotea.
Yoghy